Detrazione ristrutturazione edilizia: le parti comuni

Ciao a tutti,

dal momento che la detrazione per ristrutturazione edilizia al 50% è stata confermata anche per il 2015, torno sull’argomento per aiutarvi a fare chiarezza su tutti i tipi di intervento realizzati all’interno di condomini e di complessi caratterizzati dalla presenza di parti comuni. Anche in questi casi, infatti, è possibile usufruire delle detrazioni, ma occorre tenere presenti alcuni dettagli della normativa.

Detrazione ristrutturazione edilizia e altri tipi di sgravio

Per quanto riguarda gli interventi sugli immobili, bisogna distinguere tra tre tipi di detrazioni. La detrazione per ristrutturazione edilizia è fissata al 50% della spesa sostenuta, mentre se gli interventi sono volti alla riqualificazione energetica, la detrazione sale al 65%. Inoltre, per tutto il 2015 si potrà usufruire di una detrazione al 50% anche per tutti gli interventi antisismici qualificati. Queste percentuali interessano anche le parti comuni degli edifici, purché vengano rispettate alcune precise condizioni. Le detrazioni sono previste per un tetto massimo di 96mila euro di spese sostenute.

Detrazione ristrutturazione edilizia: quando si può richiedere

Affinché le parti vengano riconosciute come comuni, l’edificio in oggetto deve essere composto da più unità abitative funzionalmente autonome, le quali possono avere un unico o diversi proprietari. Non rientrano in tale definizione, invece, le unità abitative singole con più pertinenze.

In particolare, sono riconoscibili come parti comuni:

  • Parti strutturali come pavimentazioni, fondamenta, tetti, scale, portoni, muri maestri, portici, vestiboli, cortili e, più in generale, tutte le parti necessarie all’uso comune
  • Locali per servizi in comune, come possono essere la lavanderia, la portineria, i locali per gli stenditoi o per il riscaldamento centrale
  • Opere, installazioni e manufatti necessariamente di uso e godimento comune, come gli impianti centralizzati, la rete fognaria condominiale, gli ascensori, i pozzi e le cisterne.

La detrazione per la ristrutturazione edilizia può essere richiesta, tramite la segnalazione opportunamente documentata delle spese sostenute in fase di dichiarazione dei redditi, da tutti gli inquilini e i condomini che hanno sostenuto la spesa totale oppure parte di essa. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile consultare un elenco che riporta tutti i principali tipi di intervento soggetti a detrazione fiscale.

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