Ciao a tutti!
dopo una breve pausa estiva, settembre è già arrivato a scandire l’inizio di un nuovo periodo lavorativo: noi di Sim Immobiliare siamo pronti a ripartire alla grande, con entusiasmo e passione.
Oggi ho deciso di riprendere le pubblicazioni sul blog affrontando un tema di attualità che coinvolge il mondo immobiliare sotto diversi aspetti: vi aiuterò a fare un po’ di chiarezza sulle novità previste dal Decreto Sblocca Italia
Decreto Sblocca Italia: le novità in arrivo
Dall’affitto alla compravendita, dalla ristrutturazione alla riqualificazione energetica, ecco cosa potrebbe cambiare:
Affitto: In arrivo uno sconto fiscale del 20% per chi decide di acquistare, direttamente dal costruttore, un immobile nuovo o ristrutturato che sia di classe A o B, da destinare alla locazione con un canone concordato della durata minima di otto anni. La deducibilità massima è di 60mila euro in otto anni, per un tetto agevolabile pari a 300mila euro. Il contratto di locazione non può essere stipulato, però, con un parente di primo grado.
Novità in arrivo anche per l’acquisto tramite affitto con riscatto: per il proprietario inadempiente scatta l’obbligo di restituzione di tutti i canoni di locazione versati, con interessi, mentre per l’inquilino inadempiente è prevista la perdita di tutti i canoni già corrisposti.
Ristrutturazioni: Nel campo delle ristrutturazioni, il Decreto Sblocca Italia porterà alcune semplificazioni burocratiche. Si va verso un regolamento edilizio unico per tutti i Comuni italiani e per dare inizio ai lavori sarà sufficiente presentare una semplice comunicazione, anziché fare richiesta di autorizzazione.
Per quanto riguarda il frazionamento o l’accorpamento di unità immobiliari sarà sufficiente la Scia, ovvero la Segnalazione certificata di inizio attività, senza più necessità di pagare il contributo di costruzione.
Bonus rottamazione ed ecobonus: Le imprese che acquistano una casa a bassa prestazione energetica pagano imposte di trasferimento non più in misura percentuale, ma fissa, stabilita in 600 euro. La ditta, però, si deve impegnare a rivendere, entro 5 anni dai lavori di ristrutturazione, l’immobile in classe A o B. Con il Decreto si cerca inoltre la copertura finanziaria per rendere stabili le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
Va ricordato, però, che molte cose possono ancora cambiare prima della pubblicazione ufficiale in Gazzetta del Decreto, ad oggi ancora soggetto a possibili modifiche.