Ciao a tutti,
tra attese, ipotesi e indiscrezioni è finalmente ufficiale il Decreto Sblocca Italia, che introduce molte novità anche per quanto riguarda la casa e il mondo immobiliare. Ecco cosa cambierà.
Innanzitutto, ha trovato conferma una misura della quale già si parlava da tempo, ovvero l’incentivazione fiscale per l’acquisto di abitazioni da dare in locazione. Per chi decide di fare questo investimento è prevista una detrazione Irpef dal reddito complessivo pari al 20% del prezzo dell’immobile, per un costo massimo di 300mila euro.
Decreto Sblocca Italia, cosa sta per cambiare
Variano, invece alcune condizioni rispetto a quanto era precedentemente trapelato: l’incentivo deve essere ripartito in otto quote annuali di pari importo ed è valido per gli investimenti effettuati tra il 2014 e il 2017, a condizione che l’immobile venga dato in locazione, per almeno otto anni continuativi, entro sei mesi dall’acquisto o dalla fine degli interventi di riqualificazione. Il contratto deve essere a canone concordato e tra le due parti non possono esserci rapporti di parentela di primo grado.
Novità anche per quanto riguarda l’affitto con riscatto, che non è più limitato agli alloggi sociali ma è esteso a tutte le tipologie di affitto, offrendo all’inquilino la possibilità, entro sette anni dalla locazione, di riscattare l’immobile.
Anche le anticipazioni riguardanti gli interventi di riqualificazione trovano riscontro nel testo del Decreto Sblocca Italia, anche se con qualche variazione. Gli interventi di frazionamento e accorpamento delle unità immobiliari rientrano nell’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria, con la conseguenza che non sarà più necessario il permesso per costruire, ma soltanto la comunicazione di inizio lavori al Comune, redatta da un tecnico abilitato. Tuttavia, il Decreto Sblocca Italia non contiene traccia del preannunciato Regolamento Edilizio Unico che avrebbe dovuto equiparare le procedure in tutti i Comuni italiani.
Dal testo mancano, inoltre, il bonus “rottamazione” per chi acquista immobili a basse prestazioni energetiche e la proroga dell’ecobonus, in scadenza fine anno. Per quest’ultima, però, potrebbe esserci spazio nella prossima Legge di Stabilità.