Ciao a tutti,
oggi torno a parlarvi delle agevolazioni prima casa focalizzandomi su una particolare categoria di immobili, ovvero quella delle case di lusso. L’acquisto di un’abitazione da adibire a prima casa è soggetta ad alcune agevolazioni fiscali, legate però al rispetto di determinati requisiti. Anche le case di lusso possono usufruire di alcuni benefici, purché vi siano le condizioni adatte. Prima di tutto, quindi, è importante fare chiarezza sulla definizione di “immobile di lusso”.
Cosa significa casa di lusso?
Le caratteristiche che determinano la classificazione di un immobile come “casa di lusso” sono accuratamente stabilite dall’Agenzia delle Entrate: è sufficiente che vengano riscontrati almeno quattro dei parametri tra quelli indicati dalla normativa. Durante le fasi di compravendita e al momento del Rogito, è importante conoscere in modo chiaro la categoria catastale dell’immobile in oggetto, per sapere a quali agevolazioni sarà possibile avere accesso e a quali, invece, si sta rinunciando. Infatti, fino a pochi giorni fa la definizione di casa di lusso è stata tale da precludere ogni possibilità di facilitazioni fiscali: a partire dal 13 dicembre, però, è in vigore un Decreto che riformula il parametro, escludendo soltanto alcune tipologie catastali di immobili di lusso.
Case di lusso e agevolazioni prima casa
A partire dal 13 dicembre, dalle agevolazioni prima casa non sono più esclusi tutti gli immobili di lusso, ma soltanto le abitazioni di categoria catastale A1 (signorili), A8 (ville) e A9 (castelli e palazzi di eminente pregio storico-artistico). Si tratta di una variazione importante, dal momento che, fino a pochi giorni, dalle agevolazioni erano tagliate fuori le singole unità immobiliari aventi superficie utile complessiva superiore a mq. 240 (esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e posto macchine). Tali abitazioni, ora, possono usufruire invece delle agevolazioni prima casa, purché non appartengano alle tre categorie catastali sopra indicate.
Quali sono, dunque, le agevolazioni prima casa alle quali è possibile avere diritto? Per quanto riguarda gli acquisti da privati, oppure da enti o imprese esenti da iva, l’imposta di registro è al 2% anzichè al 9%. L’imposta ipotecaria e quella catastale sono fissate a 50 euro l’una. Se, invece, l’acquisto avviene direttamente dal costruttore, l’iva sarà al 4%, anziché il 10%. Le imposte di registro, ipotecaria e catastale saranno pari a 200 euro ciascuna. L’agevolazione comprende le pertinenze, ma una sola per ogni categoria: C/2 (soffitta e cantina), C/6 (rimessa) e C/7 (tettoia chiusa o aperta).