Ancora novità destinate a cambiare il mercato immobiliare nei prossimi anni, provenienti dalla Legge di Stabilità 2016: la normativa introduce la possibilità di acquistare la prima casa tramite un leasing immobiliare. Si tratta di un sistema di finanziamento finora disponibile soltanto per le aziende e da gennaio a disposizione delle famiglie.
Il leasing immobiliare permette l’accesso al credito facilitato rispetto al mutuo, ma comporta delle differenze sostanziali con l’acquisto “tradizionale”: ecco quali e come capire se si tratta di una formula in linea con le proprie esigenze.
Leasing immobiliare: comprare casa a Novara tramite un intermediario finanziario
La novità principale derivante dall’acquisto di un immobile prima casa tramite leasing è l’introduzione della figura dell’intermediario finanziario e dall’assunzione di un iniziale ruolo di affittuario da parte del privato che desidera effettuare l’acquisto.
L’intermediario (istituto di credito o società di leasing), infatti, acquista inizialmente l’immobile scelto da chi richiede il finanziamento. Quest’ultimo riceve l’immobile in uso in cambio di un canone, con importo e scadenza stabiliti in sede contrattuale. Il futuro proprietario diventa così in tutto e per tutto un inquilino dell’immobile, con la differenza che potrà riscattarlo con una maxi rata finale al termine del periodo di validità del contratto di affitto. In alternativa, si potrà scegliere se lasciare l’immobile al mediatore finanziario oppure se rinnovare il contratto di leasing.
In questo modo si vogliono agevolare le famiglie e gli individui con difficoltà ad accedere ad un finanziamento da parte di un istituto di credito, rendendo possibile la dilazione della spesa da sostenere. Occorre però rispettare alcuni requisiti: il richiedente non deve avere più di 35 anni e non deve avere un reddito superiore ai 55mila euro annui. Il leasing è applicabile anche per gli immobili in fase di costruzione.
I vantaggi dell’acquisto tramite leasing immobiliare
Acquistare tramite leasing comporta indubbi vantaggi, in primis la possibilità di finanziare il 100% della cifra necessaria per l’acquisto dell’immobile. L’operazione comporta un vantaggio anche fiscale: il richiedente potrà usufruire di una detrazione Irpef del 19%, per un massimo di 8mila euro annuali e di 20mila euro per la rata finale se l’immobile viene effettivamente riscattato.
Le agevolazioni si applicano, dimezzate, anche agli over 35. La deduzione dovrà quindi essere calcolata su un canone massimo di 4mila euro e su una maxirata finale di 10mila euro. Nel caso del leasing immobiliare, l’imposta di registro per i contratti di locazione risulta agevolata: è pari all’1,5% per tutti gli immobili non di lusso.
L’acquisto tramite leasing permette di vivere all’interno dell’immobile prima di decidere se effettuare l’acquisto in via definitiva e permette di aggirare i molti ostacoli dettati dai requisiti necessari per richiedere l’accesso a un mutuo.
In questo modo, inoltre, è possibile posticipare alcune spese, come quelle notarili per la registrazione del contratto d’acquisto e le relative imposte. Questo non significa, però, che il leasing sia una soluzione destinata a soppiantare in toto formule di acquisto prima casa più tradizionali: ci sono alcuni altri fattori meno convenienti da prendere in considerazione per valutare quale sia la metodologia di acquisto più in linea con le proprie esigenze specifiche.
La normativa introduce una ulteriore forma di tutela per chi decide di acquistare casa tramite leasing: è possibile chiedere all’ente mediatore la sospensione del pagamento dei canoni per un periodo massimo di 12 mesi. Tale facoltà potrà essere esercitata una sola volta ed al verificarsi di particolari situazioni (cessazione del rapporto di lavoro subordinato, o del rapporto di agenzia). Decorso il periodo di sospensione il pagamento dei canoni riprenderà e la durata concordata del leasing sarà prorogata per lo stesso periodo della sospensione.
Quando il leasing immobiliare non conviene
Prima di optare per il leasing immobiliare occorre riflettere su alcune caratteristiche di questa forma di finanziamento, a cominiciare dalla necessità di sostenere comunque delle rate ingenti alla fine e all’inizio del contratto. Infatti, il mediatore finanziario può richiedere una rata iniziale pari al 10% – 30% della somma totale per dare inizio al rapporto.
Inoltre, dopo un certo numero di anni concordato tra le parti, l’acquisto dell’immobile viene concretizzato tramite il versamento di una maxi rata finale. La durata della locazione è variabile ma solitamente più breve di quella di un mutuo tradizionale: in caso contrario il leasing non risulterebbe conveniente. Di conseguenza, però, le rate mensili risultano più alte di quelle di un affitto tradizionale, senza possibilità di recupero della somma in caso di mancato riscatto dell’immobile.
Vanno poi valutate le condizioni particolare del mercato attuale: con i tassi dei mutui ai minimi storici, è bene fare i conti in modo attento per essere certi di selezionare la formula in grado di garantire il maggior risparmio (non è detto che il leasing lo sia).
A favore del mutuo gioca infine la possibilità di sospendere le rate, in caso di necessità, più di una volta nel corso del percorso pluriennale: con il leasing immobiliare sarà possibile ricorrere alla sospensione al massimo una volta.
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