Proroga della cedolare secca: attenzione alle insidie

La cedolare secca è una soluzione scelta da tutti i proprietari di immobili in affitto che desiderano una semplificazione della gestione del contratto, sia dal punto di vista burocratico, sia dal punto di vista fiscale. La proroga della cedolare secca è l’opzione attraverso la quale il proprietario e l’inquilino scelgono di protrarre questa condizione agevolata oltre la sua naturale scadenza.

I vantaggi della cedolare secca

Per un proprietario di immobili in affitto, la cedolare secca costituisce uno snellimento della gestione, offrendo alcune condizioni agevolate. In particolare, la cedolare secca prevede il pagamento di un’aliquota fissa sul canone di locazione, cioè una imposta sostitutiva di Irpef e relative addizionali. Da questo vantaggio, però, può nascere un problema: la semplificazione non deve essere causa di un’eccessiva distrazione, soprattutto nel momento in cui si presenta la necessità della proroga della cedolare secca.

proroga della cedolare secca

Quali rischi per la proroga della cedolare secca?

I proprietari di immobili che aderiscono alla cedolare secca devono ricordare che la proroga non è automatica con il rinnovo del contratto: devono infatti dichiarare di voler rimanere in questo regime entro 30 giorni dalla proroga del contratto. Se la proroga della cedolare secca non viene dichiarata entro questo limite, il contratto non rientrerà più in tale regime e la tassazione passerà da semplificata a ordinaria. Attenzione: la procedura deve essere svolta correttamente affinché l’adesione sia valida.

Come comunicare la proroga della cedolare secca

Affinché si possa continuare a mantenere l’adesione alla cedolare secca, bisogna seguire alcuni specifici passaggi. Prima di tutto, bisogna comunicare al conduttore tramite raccomandata la propria rinuncia all’aggiornamento del canone, per il mantenimento della cedolare.

Il secondo passaggio prevede la segnalazione all’Agenzia delle Entrate, tramite la compilazione del modello RLI, indicando espressamente l’opzione della cedolare secca. Il modello deve essere presentato entro 30 giorni dalla stipula del contratto, altrimenti la richiesta non avrà validità.

Ho commesso un errore! Come posso fare?

L’adesione a un’opzione semplificata ti ha quasi fatto dimenticare del contratto e del rinnovo. Può capitare. In alcuni casi, per fortuna, è possibile porre rimedio. Attenzione, però, non sempre: ecco perché è importante ricordare di esercitare il diritto allo scadere del contratto.

Se i moduli e la richiesta vengono presentati oltre il termine stabilito, non sarà possibile usufruire della proroga della cedolare secca per l’anno in corso. Si potrà però accedere per l’annualità successiva. Esiste un’altra possibilità: se il proprietario non ha pagato l’imposta di registro prima di esercitare l’opzione della cedolare secca, allora sarà possibile effettuare la comunicazione e pagare una sanzione di 258 euro tramite modello F24 entro lo scadere del termine della prima dichiarazione dei redditi utile. Questa opzione, detta remissione in bonis, deve essere considerata un’estrema risorsa: molto meglio tenere traccia delle tempistiche per effettuare la proroga della cedolare secca senza problemi.

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