Il contratto d’affitto a canone concordato è un contratto introdotto per facilitare l’incontro tra domanda e offerta, soprattutto nelle città con scarsità di immobili rispetto alla richiesta. Il canone concordato è ampiamente utilizzato anche nell’affitto di immobili a Novara e in tutta Italia, poiché offre la possibilità di sostenere un canone mensile calmierato all’affittuario e di ottenere agevolazioni fiscali per i proprietari. Questi vantaggi, però, si possono ottenere soltanto previa vidimazione di un’associazione di categoria: scopri come fare.
Affitto a canone concordato e accordi territoriali a Novara
Quando si decide di stipulare un contratto d’affitto a canone concordato, per stabilire la quota mensile occorre fare riferimento agli Accordi Territoriali della propria zona. A Novara, l’accordo è stato sostenuto lo scorso 29 marzo dal Comune di Novara e sottoscritto dalle associazioni dei proprietari di immobili Ape-Confedilizia, Unione Piccoli Proprietari Immobiliari, Asppi e Appc, i sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat, l’Università del Piemonte orientale e l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario. Limitatamente ai contratti per studenti universitari, l’accordo vale anche per i Comuni di Caltignaga, Cameri, Casalino, Galliate, Garbagna, Granozzo con Monticello, Nibbiola, Romentino, San Pietro Mosezzo e Trecate.
L’accordo offre indicazioni sulle tipologie di immobili e i relativi canoni d’affitto a Novara che è possibile richiedere per poter aderire alla cedolare secca, risparmiando così l’imposta di bollo e di registro e pagando un’imposta sostitutiva pari al 10%.
Affitto a canone concordato e il ruolo delle associazioni di categoria
Il D.M. 16/01/2017 (art. 1 comma 8) ha recentemente introdotto un nuovo requisito necessario per rendere valida la sottoscrizione dell’accordo. Per evitare abusi legati a un’erronea applicazione degli accordi territoriali, a Novara e in tutta Italia è necessaria la vidimazione del contratto da parte di entrambe le associazioni di inquilini o proprietari tra le firmatarie dell’accordo. Questo significa che, a Novara, ogni contratto deve essere vidimato da una delle associazioni sopra citate. La vidimazione è una condizione necessaria per poter usufruire delle agevolazioni fiscali: in caso di assenza della vidimazione, non si avrà diritto ad aderire alla cedolare secca del 10%.
A fare chiarezza è stato il Ministero delle Infrastrutture, che ha decretato: “Per quanto concerne i profili fiscali va considerato che l’obbligatorietà dell’attestazione fonda i suoi presupposti sulla necessità di documentare alla pubblica amministrazione, sia a livello centrale che comunale, la sussistenza di tutti gli elementi utili ad accertare sia i contenuti dell’accordo locale che i presupposti per accedere alle agevolazioni fiscali, sia statali che comunali”.
In caso di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate occorre esibire dunque sia il contratto, sia l’attestazione, che può essere data indifferentemente da un’associazione di proprietari o di inquilini.
Affitto a canone concordato e affitti transitori a Novara
È possibile optare per affitti a canone concordato a Novara anche nel caso di affitti transitori, ad esempio stipulati con studenti universitari o con persone in trasferta lavorativa. I canoni sono gli stessi dei contratti concordati con formula 3 + 2(ovvero validi per tre anni, rinnovabili per i successivi due): gli accordi possono prevedere soltanto alcune piccole variazioni, fino ad un massimo del 20 per cento, dei valori minimi e massimi dei canoni in base a particolari esigenze territoriali. Questi potranno essere definiti solo nei Comuni con oltre 10mila abitanti.
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Simonetta Bacchiega