Controlli e sanzioni più aspre per contrastare gli affitti in nero
Se, fino ad oggi, sei stato tra coloro che hanno ritenuto conveniente l’affitto di un appartamento in nero, forse è il momento di rivalutare l’intera questione. Il primo motivo ti sarà forse giunto alle orecchie in questi giorni: la bozza della riforma fiscale recentemente approvata dal Governo prevede un forte inasprimento delle sanzioni per i proprietari di immobili affittati in nero.È per via di questa informazione che molti giornali hanno lanciato titoli allarmistici, anche se a mio avviso è utile mettere in luce qualche altro aspetto legato alle nuove disposizioni, sicuramente meno negativo. Infatti, è prevista qualche agevolazione in più per chi decide di regolarizzare la propria posizione ed è stato diminuita la tassazione dell’aggio sui guadagni derivanti dall’affitto degli immobili. Sicuro che non sia il caso di approfittarne? Ecco qualche dettaglio in più.
Più sanzioni per gli affitti in nero, agevolazioni per chi si mette in regola
Le sanzioni si fanno più aspre per chi affitta appartamenti o case in nero: le cartelle Equitalia per il proprietario dell’immobile possono raggiungere il 360% delle cifre finora applicate. Tieni presente, inoltre, che in seguito all’approvazione della nuova normativa è molto probabile che anche i controlli diventino più frequenti.
La situazione sarà invece meno critica per chi deciderà spontaneamente di regolarizzare la propria posizione, effettuando i pagamenti mancanti o insufficienti: in tal caso si applicherà il principio del lieve inadempimento. Novità anche riguardo all’aggio riscosso da Equitalia, che cala dall’8% al 6%.
Insomma, a mio parere il quadro della situazione è sempre più chiaro: gli affitti in nero saranno sempre più rischiosi e le sanzioni, in caso di accertamenti, sempre più aspre. Se sul piatto della bilancia poni anche le agevolazioni che invece caratterizzano i contratti regolari, in particolare con la formula della cedolare secca, il gioco non vale la candela…
Questo vale anche per chi pensa che non valga la pena sostenere le spese di un contratto regolare se il periodo di affitto sarà breve. Invece di andare incontro al rischio di pesanti sanzioni, è possibile utilizzare un contratto di affitto transitorio, pensato proprio per rispondere alla necessità di una permanenza temporanea.
Sanzioni meno aspre anche per chi commette errori
Con la nuova normativa, la Legge tiene in maggior considerazione la possibilità di errori in buona fede. Per sbagli nei versamenti, la penalità scenderà dal 30% al 15% se il contribuente pagherà il dovuto entro i 90 giorni dalla scadenza. La convenienza sarà ancora maggiore per chi farà ravvedimento operoso nei primi 15 giorni. La riduzione, però, scatterà soltanto nel limite del 3% e a condizione che l’importo non superi i 30mila euro.
Lo riconosco, a volte la burocrazia può essere complicata e il timore di sanzioni anche per chi commette errori in buona fede può scoraggiare. Nel primo caso, però, il problema può essere risolto affidandosi ad un’agenzia immobiliare competente e preparata l’incarico di selezionare l’inquilino e di assisterti per la stipula del contratto. Nel secondo caso, il nuovo Decreto ha introdotto novità rassicuranti e rischiare sanzioni elevatissime per cercare di risparmiare qualche centinaia di euro, rinunciando ad ogni forma di tutela, appare sempre meno saggio, non trovi?
Se desideri comprare, vendere o affittare casa a Novara, Sim Immobiliare (+39 0321 331737)