Buone notizie per tutti coloro che stanno valutando la possibilità di cambiare casa o effettuare un investimento immobiliare: secondo l’ultimo Osservatorio sui mutui dei portali Mutui.it e Facile.it, l’erogato medio sta tornando a crescere e le banche, da gennaio ad oggi, hanno mostrato maggiore propensione nella concessione dei finanziamenti per l’acquisto di immobili.
Sebbene la surroga sia ancora l’operazione più diffusa quando si parla di mutui, è importante notare l’aumento del finanziamento medio concesso, che oggi si attesta intorno ai 123.000 euro: il 2.4% in più rispetto a sei mesi fa e ben l’8% in più rispetto allo stesso periodo del 2014. Le buone notizie, per gli aspiranti acquirenti, non finiscono qui.
In crescita l’erogato rispetto al valore della casa
Lo studio ha preso in esame il periodo compreso tra il primo maggio e il 31 ottobre 2015, registrando diecimila richieste di mutuo e circa mille erogazioni. Dall’analisi è emersa una riduzione del divario tra le somme richieste dagli acquirenti e le somme effettivamente concesse dagli istituti di credito, per due ragioni.
Da una parte, la maggiore informazione da parte dei richiedenti porta alla formulazione di richieste effettivamente in linea con le proprie esigenze e con le garanzie che si è in grado di offrire alla Banca. Dall’altro lato, invece, gli istituti di credito si mostrano più propensi a concedere erogazioni più alte rispetto al passato, in virtù delle politiche di sostegno messe in atto dalla BCE a partire da gennaio di quest’anno.
Questo cosa significa per gli aspiranti acquirenti? Non solo che crescono le probabilità di ottenere il mutuo richiesto, ma che anche il loan to value è in aumento, ovvero che aumenta la percentuale erogata in base al valore dell’immobile. In media, l’anno scorso i prestiti riguardavano cifre pari al 50% del valore dell’immobile, mentre nel 2015 la media sale al 56,4%.
Non hanno subito particolari variazioni, invece, i profili dei richiedenti, solitamente intorno ai 40 anni di età, e la durata media del mutuo, attestata a 21 anni. Con i tassi di interesse ai minimi storici, non stupisce che la tipologia di mutuo maggiormente richiesta sia quella a tasso fisso, contratto dal 64,3% dei mutuatari, contro il 32% che predilige invece la formula variabile.
La surroga del mutuo resta un’operazione conveniente
Un fenomeno interessante è quello che riguarda la surroga: non sono i nuovi mutui a costituire la maggioranza delle richieste, ma proprio la rinegoziazione di mutui, spesso sottoscritti poco tempo fa, in condizioni nettamente sfavorevoli rispetto a quelle attuali.
La surroga del mutuo costituisce il 59% dell’erogato e le richieste hanno subito un impennata del 96% in soli sei mesi (maggio – ottobre 2015). Non mancano nemmeno le surroghe delle surroghe, ovvero le rinegoziazioni di mutui che già erano stati rinegoziati in passato: un chiaro segno di come si siano abbassati i tassi nel corso degli ultimi anni.
Le tendenze dei mutui prima casa
Se la maggioranza delle erogazioni interessano le surroghe, la restante parte è rappresentata in larga parte dai mutui prima casa, i quali costituiscono il 29% delle concessioni totali.
Qui resiste un piccolo divario tra gli importi richiesti e le cifre effettivamente erogate, pari al 1,4%, ma cresce l’erogato in rapporto al valore dell’immobile: quando si tratta di mutuo prima casa, il loan to value cresce fino al 66%, per un importo medio erogato di circa 125.000 euro.
Nei sei mesi in esame, anche le domande si sono mostrate in crescita e, con esse, le erogazioni, che hanno registrato un +11% rispetto allo stesso periodo del precedente anno.
Tutto, insomma, lascia ben sperare per una ripresa, seppur ancora lenta, del mattone e conferma la convenienza attuale della sottoscrizione di un mutuo, con istituti di credito in lieve apertura nei confronti delle erogazioni e tassi ancora molto convenienti.
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