Ancora novità legate alla Legge di Stabilità 2016 nel mondo immobiliare: un emendamento approvato alla Camera introduce una nuova agevolazione fiscale per coloro che scelgono di acquistare un immobile direttamente dal produttore. L’incentivo prevede una detrazione Irpef pari al 50% dell’Iva pagata: la cifra viene restituita in dieci anni, con rate annuali di pari importo. Per poter usufruire di questa agevolazione, però, è necessario rispettare alcuni criteri fondamentali.
Detrazione Irpef 50%: in quali casi è possibile ottenerla?
Potrà usufruire della detrazione Irpef pari al 50% dell’Iva sostenuta chiunque acquisterà un immobile nel 2016 dal costruttore, poiché la casa (nuova oppure ristrutturata) sia certificata in classe energetica A o B.
La possibilità di risparmio non è da sottovalutare: l’Iva sull’acquisto della prima casa è pari al 4%, dunque si potrà risparmiare il 2% di tale cifra. Se consideriamo un immobile di 150mila euro, la somma recuperata nei successivi dieci anni sarà pari a 3000 euro. La stessa proporzione vale per gli immobili che non rientrano nella categoria di prima casa e che dunque sono soggette ad Iva maggiore: anche in questo caso è possibile recuperare il 50% dell’Iva versata.
Altre agevolazioni per chi acquista casa
La Legge di Stabilità introduce qualche altra piccola novità per chi compra casa nel corso del 2016: l’imposta di registro agevolata al 2%, prevista per chi compra una prima casa, sarà applicabile anche nei casi in cui l’acquirente sia già in possesso di un immobile destinato a prima casa, purché tale immobile venga alienato entro i 12 mesi successivi al nuovo acquisto.
Inoltre, la Legge di Stabilità 2016 ha prorogato per tutto il 2016 la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica e la detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie.
Facilitazioni anche per i costruttori
L’incentivo, volto a favorire la ripresa del mercato immobiliare e delle nuove costruzioni, si accompagna ad alcune novità che interessano in modo diretto i costruttori. Il decreto legge prevede un alleggerimento fiscale per gli immobili invenduti. In particolare, i fabbricati non ancora venduti dall’impresa costruttrice saranno soggetti ad un’aliquota Tasi dello 0,1%, con possibilità di intervento dei Comuni, i quali potranno aumentarla fino allo 0,25% oppure calare fino ad azzerarla completamente.
Questa facilitazione si aggiunge all’esenzione dall’Imu per quanto riguarda gli immobili invenduti da parte di costruttori, in vigore già dal 2014. Le facilitazioni valgono anche per le cooperative edilizie che assegnano in proprietà gli immobili ai propri soci, in quanto equiparate alle aziende costruttrici.
Sgravi per i costruttori e sgravi per gli acquirenti: queste, dunque, le due principali strade attraverso le quali si punta ad una ripresa del mercato immobiliare per il 2016.
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