Legge di Stabilità 2016: le novità per la casa

L’approvazione della bozza della Legge di Stabilità 2016 ha portato con sé qualche conferma e numerose novità relative alla casa, dalle agevolazioni per gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione fino alla TASI. Le disposizioni contenute all’interno del documento sono in attesa dell’approvazione in via definitiva, ma già è possibile avere un primo quadro della situazione prevista per il prossimo anno.

Vediamo, in dettaglio, quali sono le novità in arrivo per il settore immobiliare e i relativi oneri, partendo da uno dei punti che ha destato maggiori perplessità e confusione: la TASI, ovvero la Tassa Annuale sui Servizi Indivisibili.

TASI su prima e seconda casa

La Legge di Stabilità 2016 sancisce l’abolizione della TASI per la prima casa, con un provvedimento che riguarda sia i proprietari sia gli inquilini. Per questi ultimi, però, l’abolizione interessa soltanto i casi in cui l’immobile in affitto risulti essere abitazione principale. In seguito a questa decisione, è lecito aspettarsi però, da parte dei Comuni, un aumento dell’aliquota per la TASI sulla seconda casa, a compensazione del mancato gettito.

Va ricordato che la TASI per la seconda casa interessa non solo gli immobili adibiti ad abitazione privata, ma anche le seguenti categorie:

  • Uffici e studi privati categoria A/10
  • Gruppo B da B/1 a B/8
  • Negozi e botteghe appartenenti al gruppo C/1
  • Cantine, soffitte,, magazzini e locali di deposito C/2
  • Laboratori per arti e mestieri C/3
  • Locali per attività sportiva senza fini di lucro C/4
  • Stabilimenti balneari e termali senza scopo di lucro C/5
  • Garage, rimesse, stalle scuderie C/6
  • Tettoie chiuso o scoperte C/7
  • Gruppo D da D/1 a D/12, ad esclusione di D/5 e D/10
  • Istituto di credito e di assicurazioni D/5
  • Fabbricati rurali strumentali all’attività D/10;
  • Fabbricati rurali non strumentali all’agricoltura;
  • Aree fabbricali.

Approfondiamo il caso della TASI su seconde case in affitto. La tassa non è dovuta se il proprietario adibisce l’immobile come prima casa, pur affittandone una porzione. Nessun costo grava sulle spalle degli inquilini che indicano l’appartamento in affitto come abitazione principale, mentre la TASI è dovuta nel caso in cui si risieda temporaneamente in affitto, mantenendo la propria residenza altrove.

In questo valido, comunque, resta valida la ripartizione già attualmente in vigore: all’inquilino spetterà una percentuale compresa tra il 10% e il 30%, mentre la restante parte sarà a carico del proprietario dell’immobile.

Legge di Stabilità 2016

Agevolazioni per ristrutturazione e riqualificazione energetica

I più recenti dati diffusi dal Cresme e dalla Camera dei Deputati hanno rivelato numeri da record per gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica nel corso del 2014, grazie alle detrazioni fiscali: il 2015 promette di discostarsi molto poco da tali cifre, che potrebbero ripresentarsi anche nel corso del prossimo anno.

Le agevolazioni, infatti, sono state prorogate per il tutto il 2016, con la possibilità di detrarre il 65% della spesa sostenuta per le riqualificazioni energetiche e tetti massimi di risparmio ottenibile fissati a 100.000, 60.000 e 30.000 euro a seconda dell’intervento realizzato. Prorogata anche la possibilità di detrazione del 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 96mila euro, per gli interventi di ristrutturazione edilizia.

La bozza della Legge di Stabilità 2016 conferma, inoltre, il Bonus Mobili, con l’introduzione di una importante novità: per gli Under 35 non sarà necessario effettuare ristrutturazioni per poter usufruire delle agevolazioni ma sarà sufficiente effettuare l’acquisto della prima casa. Per le coppie che rispondono ai requisiti necessari, sarà possibile usufruire di una detrazione del 50% delle spese sostenute a partire dal 1 gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2016 per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici efficienti.

La quota massima rimborsabile è di 4000 euro, da ripartire in dieci rate annuali di pari importo, per un tetto massimo di spesa pari a 8000 euro. Alle agevolazioni hanno diritto tutte le coppie sposate o conviventi more uxorio da almeno 3 anni, purché almeno uno dei due componenti abbia meno di 35 anni.

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