Il bonus prima casa è un’opportunità che lo Stato Italiano offre a tutti coloro che sono in procinto di acquistare la loro prima casa: un’opportunità che si traduce in sgravio fiscale al momento del rogito. Questi sgravi fiscali, però, vengono persi se si intende vendere la prima casa entro cinque anni dall’acquisto. Esistono però delle eccezioni: oggi vediamo cosa prevede la Legge in caso di separazione.
Acquisto prima casa e detrazioni fiscali
Quando ci si trova davanti al notaio per concretizzare l’acquisto di una casa, oltre alla sua parcella, la cifra che si versa al professionista è comprensiva delle tasse. Ora, se quella che stai per acquistare è la tua prima casa a Novara, allora potrai avere uno sconto su queste tasse. Quando diciamo prima casa intendiamo che non devi essere già proprietario di un’immobile ad uso abitativo nello stesso comune e che non devi aver già usufruito del bonus.
Gli sconti previsti dal bonus vengono applicati, a seconda dei casi, sull’imposta di registro, che passa dal 9% al 2% o all’Iva che dal 10% (22% se si tratta di un’immobile di lusso) scende al 4%. Per evitare che l’appetibilità del bonus potesse spianare la strada a frodi e speculazioni legate alla compravendita di immobili, sono stati fissati dei paletti per il suo ottenimento e mantenimento.
Il bonus prima casa infatti decade nel caso che la casa acquistata in questo regime fiscale venga ceduta entro cinque anni dalla data di acquisto. A fronte di una vendita anticipata, il fisco pretenderà il risarcimento della parte di imposta scontata al momento del rogito, addizionata di interessi e sanzioni.
È però possibile vendere la prima casa prima dei cinque anni senza conseguenze fiscali se si acquisisce la proprietà di un altro immobile entro un anno dalla cessione della precedente.
Vendere la prima casa a Novara entro i cinque anni in caso di separazione
Una situazione un po’ particolare si verifica quando la proprietà della prima casa acquistata a Novara beneficiando delle agevolazioni deve essere trasferita in seguito ad una separazione coniugale.
Come abbiamo detto, secondo la normativa generale che regola l’acquisto prima casa e il relativo bonus con agevolazioni fiscali, se una coppia dovesse decidere di separarsi prima dello scadere dei cinque anni di cui sopra, i coniugi in crisi allora dovrebbero risarcire la somma scontata dall’erario al momento dell’acquisto della casa. Sia che la proprietà passi a uno soltanto dei due coniugi, sia che venga trasferita ad un soggetto terzo.
La Cassazione ha però stabilito che di fronte ad una crisi matrimoniale non esiste un rischio di intenzioni illecite a monte della vendita dell’immobile: in questo caso piuttosto la cessione della proprietà della prima casa diventa condizione necessaria per la corretta suddivisione del patrimonio coniugale.
Anche nel caso in cui la nuova vendita avvenga entro cinque anni dal rogito e senza l’acquisto di un nuovo bene nell’arco temporale di un anno, i benefici fiscali vengono mantenuti, purché tale vendita faccia parte degli obblighi connessi all’accordo di separazione consensuale omologato. Essendo un atto legato a un accordo giudiziale, infatti, non si configura rischio di speculazione.
Va inoltre sottolineato che per tutti gli atti o documenti stipulati in sede di separazione o divorzio, esiste un regime di esenzione per ogni onere fiscale. L’applicazione di questa norma porta a ritenere che il trasferimento della casa coniugale a favore di un terzo o dello stesso coniuge, o anche l’acquisto di una nuova casa a Novara, sarebbe esente da imposta di registro e di bollo.
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Simonetta Bacchiega