Ciao a tutti,
oggi ho pensato di darvi qualche informazione sull’APE: Attestato di Prestazione Energetica degli immobili, un documento indispensabile per la stipula di contratti di vendita e di affitto.
Le certificazioni energetiche hanno fatto la loro prima comparsa in Italia nel 2005: da allora, la normativa ha subito diverse variazioni, fino alle più recenti modifiche introdotte a gennaio 2014 che hanno portato alla definizione dei parametri attuali.
APE: Attestato di Prestazione Energetica: perché è fondamentale averla
L’APE: Attestato di Prestazione Energetica, permette la classificazione, attraverso l’Indice di Prestazione Energetica, dei singoli immobili in base all’analisi di criteri che concorrono a determinarne il grado di efficienza energetica: un tecnico specializzato deve prendere in esame le caratteristiche termo igrometriche, i consumi, la produzione di acqua calda, il raffrescamento e il riscaldamento degli ambienti, gli impianti e i sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili. Non va dimenticato, infatti, che le case nuove devono essere provviste per legge di pannelli solari.
L’Indice di Prestazione Energetica deve essere obbligatoriamente riportato negli annunci di vendita e di affitto, insieme alla corrispondente classe energetica. Al momento della stipula del contratto, il documento deve essere reso disponibile per l’acquirente o il conduttore, i quali devono riceverne una copia entro un massimo di 45 giorni dalla stipula del contratto.
Rispetto al precedente Attestato di Certificazione Energetica, l’APE: Attestato di Prestazione Energetica permette un’analisi più dettagliata delle caratteristiche dell’immobile, a completo vantaggio sia di chi acquista o prende in affitto, sia del proprietario: nel primo caso sarà possibile avere un’idea più precisa dei consumi e dei costi che l’immobile comporterà nel tempo, mentre nel secondo caso un immobile caratterizzato da una buona classe energetica avrà un valore aggiunto, dimostrabile, che potrà influire sulla determinazione del prezzo o del canone.
La certificazione, però, può nascondere qualche insidia: spetta al proprietario dell’immobile, ad esempio, verificare che il tecnico sia in possesso dei requisiti di legge per redigere la certificazione. Prima del rogito, poi, il notaio dovrà verificare che il certificato contenga tutti i dati necessari per risultare a norma di legge.