Ciao a tutti,
oggi vi voglio parlare di una novità che interessa gli over 60, ovvero del prestito vitalizio ipotecario, oggetto di una normativa da poco pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratta di un tema molto interessante per tutti coloro che solitamente, principalmente per vincoli dettati dall’età, hanno difficoltà di accesso ai prestiti. Ecco come funziona e come fare per richiederlo.
Prestito vitalizio ipotecario: cos’è e a chi si rivolge?
Il prestito vitalizio ipotecario è una possibilità rivolta ai soli over 60 possessori di uno o più immobili: si tratta di un prestito che è possibile ricevere dalle banche in cambio di un’ipoteca di primo grado sulla casa. La cifra massima pagata in percentuale sul valore di perizia dell’immobile varia in base all’età del richiedente, per un massimo del 55%.e
Richiedendo il prestito vitalizio ipotecario, il soggetto resta proprietario dell’immobile, al contrario invece di quanto avviene con la nuda proprietà. Le modalità di restituzione del prestito (a canone fisso, concordato…) possono venire stabilite insieme alla banca e sono prive della capitalizzazione annuale degli interessi, ma per il richiedente del prestito vitalizio ipotecario non vi è l’obbligo di estinguere il debito: può scegliere se farlo o se concordare con gli eredi la restituzione a loro carico.
Restituzione integrale del prestito vitalizio ipotecario
La restituzione del prestito vitalizio ipotecario può essere a carico del richiedente, come visto, oppure parzialmente o totalmente a carico degli eredi. In particolare, vi sono alcune condizioni che possono comportare il rimborso integrale, ovvero:
- entro un anno dalla morte del soggetto finanziato
- in caso di trasferimento totale o parziale di proprietà dell’immobile o di altri diritti reali e di godimento
- in caso di atti tali da ridurre in modo significativo il valore dell’immobile
Qualora siano gli eredi a dover restituire il prestito vitalizio ipotecario, entro dodici mesi dal verificarsi di una delle condizioni sopra descritte, essi possono provvedere a saldare il debito attraverso tre modalità:
- la restituzione integrale della somma dovuta
- la messa in vendita dell’immobile
- l’affido della vendita direttamente all’istituto di credito.
Nel caso in cui siano gli eredi a vendere l’immobile, all’ente creditizio sarà dovuta soltanto la somma da estinguere, mentre eventuali eccedenze spettano di diritto ai venditori. Inoltre, a tutela del cliente, l’importo del debito residuo non può in nessun caso superare il ricavato della vendita dell’immobile. Va ricordato che, in caso sia la banca a vendere l’immobile, essa potrà attenersi al valore di mercato, il quale si decurta del 15% ogni anno.